La fondazione a piattaforma mobile

Antisismico
La Sezione Provinciale Fiorentina del GLIS, e CASA S.p.A., hanno promosso un incontro tecnico, con relativa visita in cantiere, che si è svolto all’interno del costruendo edificio per 26 alloggi di edilizia residenziale pubblica in via Risorgimento (ex campo sportivo) a Sesto Fiorentino (FI).
L’opera si colloca tra le prime nel suo genere in Toscana ed anche in molte regioni d’Italia, per la peculiarità del sistema a piattaforma mobile, meglio nota in letteratura tecnica come artificial ground, ottenuta mediante l’impiego di dispositivi per l’isolamento sismico definiti dalle recenti EN 15129 come C.S.S. (curved surface sliders).
Le strategie antisismiche proposte, divulgate e supportate dal Glis, per ragioni tecniche, economiche e sociali, sono una conclamata realtà inmolte opere di ingegneria e costituiscono il prossimo futuro anche in molte costruzioni con destinazione residenziale sia nelle nuove costruzioni che nelle ristrutturazioni.
L’incontro si è svolto direttamente all’interno del fabbricato in questione, dove sono state illustrate le caratteristiche ed il funzionamento del sistema di isolamento sismico impiegato, dei giunti, degli impianti e degli elementi architettonici interferenti.
Foto Evento
Stendardi del progetto:

protezione sismica con PIATTA FORMA MOBILE su dispositivi di isolamento FPS – i giunti

protezione sismica con PIATTA FORMA MOBILE su dispositivi di isolamento FPS – il montaggio
Articoli pubblicati dalla stampa:
22.05.2011 – Sesto Fiorentino – Alloggi ERP a prova di terremoto. Sesto Fiorentino lancia la nuova edilizia, La Nazione 22.05.2011 – Sesto Fiorentino – Case popolari stile Giappone: si muovono e non cadono, Il Corriere Fiorentino
Approfondimento sul progetto: Il cantiere è iniziato ad aprile 2011. Nel cantiere è stata messa in opera una innovativa tecnologia scelta per garantire la protezione antisismica del fabbricato, attraverso un evoluto sistema di isolatori sismici. La tecnica scelta è quella dell’isolamento sismico alla base, mediante l’impiego di dispositivi nominati FPS (friction pendulum device system) che costituiscono uno dei sistemi di isolamento più completi oggi disponibili. Permettono infatti di disaccoppiare il moto della struttura da quello del terreno e dissipare al contempo energia, per poi ottenere il ricentraggio degli elementi alla fine dell’evento grazie alla superficie curva di scorrimento. Da tutto ciò ne consegue una riduzione di energia che il sisma trasmette alle strutture, consentendo di proteggere la costruzione non solo dal crollo, ma anche da danni di minore entità che spesso si generano in strutture non isolate, pregiudicandone l’utilizzo, talvolta anche in modo irrecuperabile. L’utilizzo dei dispositivi di isolamento consente anche un risparmio dei costi della sovrastruttura in quanto, grazie allo “sconto” che produce sull’azione sismica agente, porta alla eliminazione di setti e pareti in c.a. e consente di realizzare pilastri con interassi maggiori e sezioni più ridotte; quest’ultimo fattore permette di mantenere una maglia degli elementi verticali che coniuga le esigenze del garage nell’interrato (corselli, posti auto ecc.) con la struttura soprastante, riducendo così (o eliminando quasi del tutto come in questo caso) la necessità di dover realizzare onerosi extrasagoma. Oltre ad essere uno dei primi edifici di edilizia residenziale pubblica in Italia realizzato con questo sistema, la particolarità di questo progetto è dovuta al fatto che il piano di isolamento, sul quale poggiano i quattro blocchi in cui lo stabile è stato suddiviso tramite giunti, si colloca come una sorta di piccolo “artificial ground”, esteso per tutta l’area a copertura del garage. Tale sistema si sta sviluppando in Giappone, territorio ad altissimo rischio sismico, su altra scala, dove la tendenza è quella di isolare grattaceli e gruppi di edifici sorretti da una unica grande piattaforma isolata, appunto “artificial ground”, oltre a piccoli e leggeri edifici privati.